Quando uno dice la sfiga…

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Che poi io lo so!
Lo so da sempre che io non devo mai e poi mai, per nessun motivo ascoltare una canzone di Raf.
Che poi mi piacciono anche certe sue canzoni, ma, da sempre, mi porta una rogna inaudita.
Stamattina, decidendo di sfidare la sorte, ho ascoltato in macchina – in macchina! ti rendi conto?! – una sua canzone che qualche deejay disgraziato ha messo su.
Arrivata a destinazione sana e salva, smonto e continuo anche a canticchiarmela, la suddetta canzone – ma sarò scema?
Manco il tempo di pensare tra me e me a quanto stupida fossi stata in tutto questo tempo a pensare che un cantante mi portasse rogna e – ma si, alla faccia di chi ci vuole male! – quando torno a casa mi scarico anche un paio di canzoni, che ho fatto un doppio carpiato con avvitamento direttamente contro la fiancata della mia macchina! Oltre la grama figura di merda di inciampare praticamente scendendo dalla propria auto – si, signore e signori, questa sono io! – mi sono fatta un male cane al piede e alla caviglia destra che ora sembra che abbia uno zampone di Natale!
Ora, io non mi ritengo una persona superstiziosa. Evito di passare sotto le scale e sto attenta a non rompere specchi, ma se mi attraversa la strada un gatto nero non faccio scongiuri e di certo non inchiodo come una pazza per cercare del ferro da toccare!
Credo però che passerà un bel po’ di tempo prima che mi decida a dare al malcapitato Raf un’altra occasione.
Nel frattempo – tanto per non saper né leggere né scrivere – corni rossi, una testa d’aglio e “aglio, fravaglio, fattura ca nun quaglio, corna, bicorna, capa r’alice e capa r’aglio

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