13 giugno e la festa della città dei tre senza

Basilica del Santo – foto da Wikipedia

Il 13 giugno è, per noi padovani, una data speciale. Religiosi o no, devoti o meno, oggi è Il Santo. Una giornata speciale perchè, almeno quando ero una bambina, era una giornata di festa. Il papà e la mamma erano a casa da lavoro, in Prato della Valle c’era il Luna Park e  la città era – ed è ancora oggi – letteralmente invasa dai pellegrini in visita alla Basilica del Santo.

Prato della Valle – foto da Wikipedia

Ma, a proposito, lo sapete che Padova è anche conosciuta come “La città dei tre senza”?
Il Santo senza nome: Sant’Antonio da Padova, che per i padovani è semplicemente “il Santo”

Il Caffè senza porte, lo storico Caffè Pedrocchi, che fino al 1916 rimaneva aperto giorno e notte – da qui il detto “senza porte”
Caffè Pedrocchi – foto da Wikipedia

(Piccola curiosità: lo sapevate che tra gli studenti padovani esiste una superstizione secondo la quale non si deve entrare al Caffè Pedrocchi prima di essersi laureati, pena l’impossibilità di conseguire la laurea stessa? Questa superstizione è dovuta probabilmente agli avvenimenti del 1848, quando i soldati austro-ungarici spararono contro gli studenti in rivolta contro la dominazione asburgica. Una parete della Sala Bianca conserva ancora il foro di un proiettile).
Il Prato senza erba, Prato della Valle, una delle piazze più belle e, si dice, la più grande d’Europa. Fino alla fine del 1700, era solamente una vasta superficie paludosa. Da qui il soprannome di “prato senza erba”.
L’ultima curiosità che vi lascio è questo proverbio veneto:
Veneziani gran signori, padovani gran dotori, visentini magna gati, veronesi tuti mati, trevisani pan e tripe, rovigoti baco e pipe…
Un simpatico detto che descriveva i veneti!
Non dimenticate di fare gli auguri a tutti gli Antonio/a, Antonella/o e derivati che conoscete, mi raccomando!
…oops… corro a fare gli auguri al mio papà Antonio!!

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