Intervista con blogger My Corner of Italy – Calendario dell’avvento

Intervista con blogger. Nel corso di questi venticinque giorni di calendario dell’avvento, vi presenterò alcuni blogger che seguo e apprezzo particolarmente, che gentilmente si sono prestati ad un’intervista per il mio blog. Oggi vi presento Laura Teso, fondatrice di My Corner Of Italy.

Quando ho iniziato a pensare a questo progetto del calendario dell’avvento e ai regali che potevo fare ai miei lettori, uno dei primi che mi è venuto in mente è stato una serie di post di intervista con blogger.
Regalare a tutti voi un nuovo blog da seguire, da riscoprire o da conoscere in maniera diversa, attraverso le parole degli stessi editor!
Ho quindi pensato ad una serie di nomi di professionisti che seguo e apprezzo, alcuni dei quali, sono diventati delle care amicizie nella vita offline.

Intervista con blogger - Calendario dell'avvento - Laura Teso
Per gentile concessione di My Corner of Italy

Nel primo post di intervista con blogger, vi presento Laura Teso, fondatrice del blog My Corner Of Italy.
Una persona solare, simpatica e allegra. Una fortuna, per me, poterla frequentare anche nella vita offline.
Una donna intelligente e sveglia con cui mi piace confrontarmi e parlare, magari davanti un buon gelato!

Bene, cedo la parola a Laura che ha gentilmente accettato di raccontarsi e di parlarci un pochino della sua vita professionale e personale.

D. Di cosa tratta il tuo blog?
R. Il mio blog racconta l’Italia agli stranieri. Principalmente il Veneto, dato che è la mia regione. Ma, quando ne ho l’occasione, sconfino volentieri. Visto il target, scrivo in inglese, con qualche scivolone. Mi è stato detto però che questo è apprezzato e visto come segno di genuinità .
Insomma, agli stranieri piace leggere la testimonianza di una persona del luogo, anche se non scrive in un inglese perfetto. Per fortuna.
Adoro scrivere di piccoli borghi, cibo, made in Italy e tutto quanto trovo interessante io per prima.

D. Cosa vuol dire essere un blogger oggi?
R. Essere un blogger significa avere tante competenze.
Bisogna saper scrivere, raccontare, scattare (un mio punto debole) ed editare foto, avere conoscenze in ambito marketing e SEO, padroneggiare strumenti online per vari aspetti del lavoro, informarsi, studiare, gestire i profili social e dialogare ogni giorno con i lettori.
Nel mio caso, avendo un pubblico molto variegato, mi arrivano messaggi a tutte le ore del giorno e della notte.
Conoscere programmi di grafica per sistemare le foto e per creare banner, loghi, ecc. Per chi lo fa, sapersi barcamenare anche con l’editing video.
Se poi si ha un’infarinatura di linguaggio html meglio.
Ancora, significa lottare quotidianamente contro il pregiudizio di chi pensa che i blogger non facciano nulla, che basti scattare e pubblicare una foto e via, mentre ci sono ore di lavoro dietro. E quindi anche contro chi ti chiede di scrivere articoli gratis.
Noi blogger investiamo tempo, denaro, risorse e competenze per produrre i nostri contenuti.

D. Il primo post non si scorda mai! Qual è stato il tuo?
R. Ops! Io non lo ricordo, perché all’inizio ho preparato circa 15 post che ho pubblicato tutti assieme, per partire già col piede giusto per il mio amico Google. Non sono ironica, amo profondamente Google e i suoi strumenti. Anche se sto avendo problemi dopo il passaggio all’https, ma sto incrociando le dita che tutto si assesti.
Tra i primi post c’è comunque “Cosa significa Ciao in italiano”, che è ancora uno tra i più letti.

D. Un consiglio a chi vuole avvicinarsi al mondo dei blog?
R. Ormai ci sono sempre più persone che vogliono iniziare questa attività, credendo erroneamente che sia tutta rose e fiori. Come detto sopra, non è così. Dietro c’è tanto lavoro. Ci vogliono conoscenze trasversali e la forza d’animo di non abbattersi alle tante difficoltà che si incontrano. Inoltre, posizionarsi sui motori di ricerca è difficile se si trattano argomenti di tendenza.
Una cosa fondamentale è cercare di essere unici, di proporre qualcosa di diverso. Poi, scusate, sono sincera, se non si hanno conoscenze, all’inizio è difficilissimo inserirsi. Io ho avuto la fortuna di essere notata, dopo appena un mese, da una blogger brasiliana (Isa di Italiaperamore).
Grazie a lei sono stata invitata al primo blog tour.
Grazie al mio carattere socievole, ho fatto subito amicizia con gli altri colleghi presenti e ho iniziato a lavorare.

D. Se il tuo blog chiudesse domani, per cosa verrebbe ricordato?
R. Che domanda! Tiè! 😀
Penso che i miei lettori lo ricorderebbero per aver tentato di raccontare aspetti meno noti dell’Italia in maniera semplice e simpatica.

D. Una cosa bella e una cosa meno bella che ti ha portato il tuo blog?
R. Come dico sempre, la cosa più bella è stata conoscere tante persone simpatiche, gentili e generose grazie al blog, sia lettori che colleghi.
Sinceramente, forse per via del fatto che scrivo in inglese e che sono una persona molto alla mano, non ho avuto scontri con colleghi.
Qualche volta arrivano commenti acidi, ma pazienza, fa parte del gioco.
La cosa peggiore, per me, sono invece i brand e le agenzie che non danno valore al lavoro di blogger. Ti invitano ogni giorno ad inaugurazioni o eventi a chilometri di distanza, chiedono di diffondere o pubblicare contenuti senza riconoscerti un fee.
Un blogger non è spesato da un giornale o da sponsor. Quindi spostarsi, partecipare ad eventi, dedicare a questo il proprio tempo, non è spesso possibile, senza un corrispettivo. Ancora peggio, quando aziende ti chiedono di scrivere articoli o pubblicare sui social contenuti inerenti ad un loro prodotto o servizio e spariscono quando inizi a parlare di preventivo.
Ci vogliono ore per studiare, ideare, fotografare, scrivere, condividere, rispondere ai lettori. Non sono cose da un minuto. E comunque si tratta di lavoro vero e proprio, che deve essere riconosciuto e remunerato. Se pensiamo poi alla discrepanza tra le cifre che chiede un blogger e quanto si pagherebbe per un trafiletto su un quotidiano!

D. Il post che sogni di realizzare (punta tranquillamente in alto… è bello sognare!!)?
R. Sparo? “Come ho fatto a diventare la più blogger italiana più amata dagli stranieri”.
Magari! Hai scritto di puntare in alto per cui ho proprio esagerato!

D. Cosa cambieresti nel tuo ultimo anno da blogger?
R. Penso che anche le esperienze negative servano ad imparare. Una cosa che cambierei, ma non è legata a quest’anno in particolare, è un aspetto del mio carattere. Mi piace essere come sono, per carità, ma non guasterebbe un pizzico di intraprendenza in più. Sicuramente mi aiuterebbe nella mia attività di blogger.

D. Il tuo social del cuore?
R. A livello di engagement rate, Facebook mi da molte più soddisfazioni degli altri social.
Come fonte di ispirazione e spunti però amo molto Instagram, anche se la sua commercializzazione lo sta rovinando.

Conosciamo un pochino Laura nella sua vita personale…

D. Racconta un po’ di te e della tua vita
R. Anche se sembra che io sia sempre in giro, passo la maggior parte del tempo a scrivere, editare foto al pc, montare video, pianificare.
Caratterialmente penso di essere esattamente come si vede sui social e sul blog: sono una persona di indole molto allegra, mi sveglio sempre di buonumore e canticchio spesso.
Sono sposata con Matteo, che mi sopporta e che conosco dal liceo, anche se ci siamo messi assieme 10 anni dopo. Siamo entrambi appassionati di serie tv, che guardiamo in lingua originale. Con questa scusa, cerco di migliorare il mio inglese. Odio il genere horror, sono una fifona assurda. Adoro invece i film e le serie in costume, stile Downton Abbey o tratte dai libri di Jane Austen. E naturalmente i film animati Disney e Pixar.
Mi sento davvero viva e felice quando sono in viaggio e scopro nuovi paesi e paesaggi.
La mia vacanza ideale non è né in montagna né al mare (anche se mi piacciono entrambi). Preferisco viaggiare alla scoperta di città e borghi, scoprirne le tradizioni, assaggiare il cibo del luogo, a ritmo lento e scattando foto qua e là.
Nonostante il mio blog sia My corner of Italy, ho un debole per i borghi francesi e la cucina francese, soprattutto la pasticceria.
Nel weekend vado spesso a zonzo per il blog… è anche una scusa per esplorare la mia regione e trascorrere del tempo di qualità con Matteo.
Adoro mangiare, se potessi mangerei sempre fuori, amo andare al ristorante o in trattoria, specie con la bella stagione.
Adoro i negozi di casalinghi ma mi devo trattenere perché vivo in un piccolo appartamento con angolo cottura e quindi so che se compro qualcosa di nuovo, potrebbe non trovare spazio in cucina.
Che altro dire? Basta sennò stufo.

D. Cosa non deve mancare sulla tua scrivania?
R. Oltre, ovviamente, al pc, carta e penna per appunti veloci, calendarietto con gli impegni del mese e bottiglia d’acqua.

D. Agenda e supporti per la pianificazione: carta, digitale o entrambi?
R. Entrambi. Un’agenda non riesco a tenerla, mi dimentico di segnare le cose.
Segno gli impegni sul cellulare e sul calendario da tavola. Per schemi ed appunti, via di carta e penna.

D. Quando hai proprio bisogno di staccare da tutto, cosa fai per rilassarti o per concederti una coccola tutta per te?
R. Per rilassarmi guardo qualche programma trash in tv, in modo da non pensare a nulla. Oppure guardo (lo so, è strano) i discorsi degli Oscar o le interviste ai divi di Hollywood. Altra cosa, ascolto musica e canto.
Come coccola, scusate, ma mi viene sempre in mente qualcosa di culinario, un piatto che mi piace, un dolce… Che ci volete fare?

D. Cosa cattura la tua attenzione?
R. La cosa che noto di più quando cammino per strada sono i bimbi piccoli, specie se cicciottelli!!!! Mi fanno una tenerezza infinita, e sono la tipica signora molesta che va ed accarezza i figli di gente sconosciuta per strada, rischiando di fare figuracce di continuo!
Catturano inoltre la mia attenzione tutte le cose un po’ bizzarre.

D. L’oggetto che hai sempre con te?
R. Mi facilito la risposta con l’oggetto che contiene altri oggetti, la borsa.
Ho una borsa che nemmeno mi piace ma è l’unica in grado di adattarsi alle mie esigenze. Ampia, leggerissima e piena di scomparti, mi permette di sapere esattamente dove sono le cose, in modo da prenderle in un batter d’occhio quando mi servono.
Pesa un quintale, perché ho sempre con me portadocumenti, portamonete, notes, penna, chiavi, occhiali da sole, fazzoletti, cellulare, medicine, bottiglietta d’acqua e spesso la macchinetta fotografica.
Non riesco a separarmi dalla mia borsa. Quando Matteo, mio marito, si offre di portarmela, temendo pesi troppo, lo fulmino con lo sguardo!!
Anche quando mi vesto un po’ più elegante, niente, non riesco a fare a meno della mia solita, brutta borsa. Se la lascio a casa, mi sento a disagio tutto il tempo. Mi manca sempre qualcosa.

D. Il tuo sogno nel cassetto?
R. Ne ho tantissimi, ad esempio imparare tante lingue (ma poi non ho mai voglia di studiarle), visitare tutta l’Europa, avere una casa più bella, mantenermi grazie al blog.

D. Visto che siamo quasi a Natale, come passerai questa festa?
R. Come dico sempre, il mio sogno sarebbe passarlo in viaggio, ma mio marito ci tiene a passarlo in famiglia, quindi lo accontento.
Il 24 dai miei (da me si è sempre festeggiato con il cenone della vigilia), il 25 a pranzo dai suoi.
Il 26 abbiamo la tripletta con il pranzo di Santo Stefano dal mio migliore amico. E’ il suo onomastico e sua mamma, pugliese, prepara più portate di quante ne preparano la mia famiglia e quella di mio marito i due giorni precedenti.
Un tour de force, insomma!

Grazie ancora a Laura per aver accettato di raccontarsi in questa intervista con blogger!
A domani con un nuovo regalo!

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