Un locale unico, il sogno di un imprenditore visionario e la burocrazia: questa è la storia del Michelangelo da Vinci

Il mio sogno sarebbe stato quello di creare un locale sui due aerei, riservato a ragazzi e anziani che non sono mai saliti a bordo.
Per dieci anni ho lavorato come responsabile in due case di riposo. Ancora adesso mi ricordo che tanti vecchietti, quando vedevano in cielo un aereo, mi dicevano che gli sarebbe piaciuto salirci

Michelangelo da Vinci era un sogno realizzato nella campagna di Rovigo: due aerei (Douglas DC-6 e un Tupolev TU-134 A) uniti da una torre di controllo e trasformati in un locale dove mangiare e divertirsi.
Altri due ambienti ricchi di affreschi e statue e dall’ambientazione sicuramente originale ed unica.
Chi ha avuto la fortuna di vivere il luogo quando era in funzione dice che lì ci si divertiva parecchio e si mangiava molto bene.

Michelangelo da Vinci fu inaugurato nel 2000 ma appena tre mesi dopo l’apertura dell’attività commerciale, il Comune contestò un abuso edilizio con una multa da un miliardo, 252 milioni e 480mila lire.
Tra le parti, a quel punto, iniziò una trattativa che portò ad un accordo per la regolarizzazione delle strutture, tramite un piano di recupero.
Ma la maxi multa è rimasta nonostante il ricorso fatto da parte della società proprietaria del locale chiedendo il blocco del pagamento.
Società che dal 2014 ha chiuso i battenti così come gli aerei e tutti i locali del ristorante.

E’ stato emozionante visitare questo ex luogo di divertimento, ancora molto frequentato dagli appassionati di urbex.
Gli interni dei due aerei e degli altri locali sono veramente incredibili.
Posso immaginare la bellezza del luogo quando tutto funzionava!

La vera sorpresa, per me, è stata la scoperta di altri due locali, un pub/pizzeria e una discoteca, dall’ambientazione davvero pazzesca: Sebastian Pub e Il Convento.

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